CODICE DEONTOLOGICO E COMPORTAMENTALE

Premesse Alla luce del mutamento della sensibilità sociale e della nuova concezione del rapporto uomo/animale, il Codice Deontologico e Comportamentale si pone come guida per assicurare coerenza ai doveri morali in esso codificati, sostenendo e promuovendo, in sinergia con lo Statuto del Club Italiano San Bernardo “a. Morsiani” (C.I.S.B.), la tutela e la diffusione della razza del cane di San Bernardo e, soprattutto, assicurando un confronto appassionato, leale e costruttivo, evitando ogni forma di degenerazione che ultimamente, a causa di un uso sempre più distorto e incontrollato dei nuovi mezzi di comunicazione, ha contribuito a determinare una deriva morale ed etica nel mondo della cinofilia e nei Clubs di settore. Questo Codice, dunque, intende concentrare la propria attenzione non tanto sul lavoro e la passione di coloro i quali ogni giorno si impegnano a mantenere il miglior standard di razza possibile nell’esecuzione di un lavoro di selezione rispettoso di regole ormai consolidate, quanto sul comportamento di quelle persone che, siano esse allevatori i semplici soci, si approcciano al mondo della cinofilia, e del cane di Sano Bernardo in particolare, in modo errato e fuorviante, perdendo a volte di vista il dovere di una condotta corretta e leale nei confronti di altri.

Art. 1 Definizione La deontologia è l’insieme dei principi e delle regole che ogni associato (sia esso allevatore o meno) deve impegnarsi ad osservare e la cui ignoranza non esime dalla responsabilità disciplinare.

Art.2 – Potestà disciplinare Provvedimenti disciplinari, per l’applicazione dei quali si rimanda

all’art. 23 dello Statuto del Club, devono essere commisurati alla gravità dei fatti e devono tener conto delle specifiche circostanze, soggettive ed oggettive, che hanno concorso a determinare l’infrazione. Il Consiglio Direttivo del Club, inoltre, qualora ne ravvisi gli estremi, si riserva la facoltà di adire le opportune vie legali al fine di tutelare i propri diritti in sede giudiziaria, ivi compresa la facoltà di richiedere il risarcimento dei danni, anche di immagine.

Art. 3 Soci e allevatori Tutti i Soci e gli Allevatori associati ivi compresi i membri degli organi direttivi (presidente, Vice Presidente, Consiglieri, Sindaci e Probiviri) riconoscono che le norme di seguito riportate hanno lo scopo di garantire una immagine professionale, morale ed etica del Club, impegnandosi ad essere solidali l’un l’altro e rispettosi delle decisioni dello stesso e dei suoi organi direttivi qualunque sia la forma di maggioranza con la quale tali decisioni vengano ratificate. Tutti i Soci e gli Allevatori associati sono tenuti ad osservare comportamenti tali da non ledere, screditare o comunque compromettere l’immagine del Club e dell’attività cinotecnica in generale.

Art. 3/b Norme etiche e morali 1) I soci e gli allevatori associati si impegnano ad operare con la massima lealtà e correttezza, contribuendo a creare un’atmosfera distesa e non astiosa o esageratamente competitiva ed evitando forme di millanteria, persuasione o incentivazione verso i clienti, screditando il lavoro e l’immagine altrui (associati e non).

2) i soci e gli allevatori si impegnano a tenere nelle manifestazioni cinofile un comportamento ineccepibile evitando polemiche, offese, critiche immotivate e cercando invece di essere sempre collaborativi e tolleranti. 3) i soci e gli allevatori associati si impegnano ad usare i nuovi mezzi di comunicazione che il progresso informatico mette a disposizione come Facebook, Twitter, Guest Book, Siti Internet, You Tube, Blogs e altro, al solo fine di instaurare un confronto pacifico, leale e costruttivo. Mai verranno usati tali mezzi di

Direttivo del Club farsi eventuale nuova normativa rilevante e alla evoluzione della sensibilità sociale.

E’ compito del Consiglio Direttivo del Club farsi promotore di proposte di integrazione o modifica dei contenuti dello stesso, nonché di adeguarlo alla eventuale nuova normativa rilevante e alla evoluzione della sensibilità sociale. E’ compito del Consiglio

Direttivo del Club verificare l’osservanza del Regolamento Internazionale di Allevamento

F.C.I.-E.N.C.I. che si intende da tutti i soci allevatori conosciuto e accettato, nonché del presente Codice Deontologico e Comportamentale che si intende da parte di tutti i soci come assunto, sottoscritto ed accettato in ogni sua parte, all’atto della firma del modulo di associazione e/o del tesseramento al Club Italiano San Bernardo “A. Morsiani” (CISB).

(testo redatto con la consulenza legale dell’Avv. Alessandro Colace, membro del Collegio dei Probiviri del CISB).

comunicazione per fini denigratori, ingiuriosi, diffamatori o comunque per ledere l’onore, la reputazione, la dignità e il decoro del Club, dei soci e/o di terzi non associati. Il presente Codice Deontologico e Comportamentale viene inteso come parte integrante dello Statuto del Club Italiano San Bernardo “A. Morsiani” (CISB) ed è compito del Consiglio